San Silvestro al Quirinale

Madre e Maestra

Madre e Maestra

Quand’ero piccolo ero attratto, con gli altri bambini, dai misteriosi mulinelli del mio fiume, il Po, su cui si costruivano storie terribili, che parlavano di bambini scomparsi e trascinati  lontano. Questa mattina, ripensando ad essi, ho capito perché Maria fosse così sicura del miracolo. In Dio c’è il Padre (l’Amante), il Figlio (l’Amato) e lo Spirito Santo (l’Amore). La circolazione d’amore crea un movimento rotante perché ogni persona della Trinità  è dono totale all’altro sicché si crea un mulinello della vita che è talmente forte che diventa debordante. E trascina in alto anche noi. Lo dice bene il Vangelo: «“Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”. Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire» (Gv 12, 32s.). Difatti «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15, 13). Il costitutivo della Misericordia è “dare”.  Maria l’aveva capito. Per questo ha messo in moto il mulinello della vita, la danza dell’amore. La salvezza non è tanto un luogo, ma la capacità che ci verrà donata di essere capaci di un amore coinvolgente, trascinante, donante come Dio. E dire che tutto è cominciato per un po’ di vino.

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