D. Cappella dei santi teatini
Al centro campeggia la pala d’altare di Antonino Alberti detto il Barbalonga, che rappresenta S. Gaetano Thiene e S. Andrea Avellino. Al centro c’è il libro della regola con il motto «Quaerite primum regnum Dei» (Cercate prima di tutto il Regno di Dio). È il motto di quest’ordine di chierici regolari, che nel ‘500 contribuirono al rinnovamento della Chiesa con una intensa vita apostolica. Ai lati vi sono due quadri a olio su tela commissionati da Antonio Francesco Vezzosi a Pietro Angeletti (1782). Il primo a destra rappresenta Il beato Giovanni Marinoni teatino dinanzi a Paolo IV che rifiuta la carica di arcivescovo di Napoli. Accanto ai due santi monsignore Luigi Lippomano, importante diplomatico della S. Sede e vescovo di Bergamo, e il conte di Veroli. Il secondo a sinistra rappresenta Il beato Paolo Burali cardinale che conforta S. Pio V gravemente malato. In alto a destra il coretto da cui S. Giuseppe Maria Tomasi di Lampedusa, il dotto cardinale teatino, s’immergeva nella preghiera.