G. Cappella del Presepio
Al centro della cappella c’è la pala d’altare che rappresenta la Natività di Marcello Venusti (1515ca-1579), famoso per la copia del Giudizio di Michelangelo, che gli fu commissionata dal cardinale Alessandro Farnese nel 1549, e che è conservata al Museo di Capodimonte di Napoli. È importante per capire lo scempio fatto da Daniele da Volterra, detto “il braghettone”, che venne incaricato di coprire i nudi michelangioleschi. I nudi celebravano la misericordia di Dio, che vince le miserie umane. Quando le immagini furono “vestite” si è perso buona parte dello slancio che realizza la salvezza di Dio. La tela a olio ci fa intuire la cultura michelangiolesca dell’autore, oltre agli influssi di Sebastiano del Piombo e a quelli veneti.
Alle pareti: Circoncisione (a destra) e Adorazione dei Magi (a sinistra) di Jacopo Zucchi (1575-80), in cui ci troviamo sempre nel movimento discendente che riceve il nome di “Salvatore” e si manifesta anche ai pagani.
La volta e il sottarco furono dipinti da Raffaello Motta detto Raffaellino da Reggio (1550ca-1578).