San Silvestro al Quirinale

8. La Pietà ci invita a risorgere

OLTRE LA PORTA DELLA MISERICORDIA

Svoltiamo a sinistra. Davanti a noi appare la Pietà, copia di quella che si trova in S. Pietro in Vaticano. Maria è giovanissima. È la Chiesa che accoglie il dono della morte di Gesù, che ci redime, e che ci rende “giovani”, perché Dio nel perdonarci dimostra che si è innamorato della bellezza delle creature (S. Caterina da Siena). In altre parole: perdona perché ama.

La Pietà è collocata sullo sfondo che presenta Maria che sale al cielo.

Contempliamo Gesù. Egli ha ricevuto dal Padre la missione «di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16), afferma per la prima e unica volta in tutta la Sacra Scrittura l’evangelista Giovanni. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. … I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione».

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Preghiamo in silenzio. Chiediamo perdono dei nostri peccati e di quelli di coloro che sono lontani da Dio. Ringraziamo il Signore di volerci sempre tanto bene, nonostante tutto.

Il culmine dei percorsi della Misericordia ci conduce davanti alla copia della Pietà Vaticana. E’ stato un miracolo quello compiuto da  Michelangelo, che ha saputo trasformare un blocco di marmo in un blocco di luce. La Pietà è arrivata a noi grazie a David Newren,  di ArteDivine, che si è comportato come i grandi mecenati della storia.  Grazie a lui questo inarrivabile capolavoro lo possiamo contemplare. Grazie a lui questo capolavoro ci fa commuovere. Grazie a lui questo capolavoro ci spinge a conversione.

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